M.H. – Material Handling

Luca Fontana

I sistemi a serpentina rappresentano una delle metodologie più tradizionali per gestire l’accumulo di prodotti cilindrici, poiché si distinguono per la loro capacità di facilitare un flusso produttivo agile e ininterrotto di flaconi, bombolette e bottiglie.

Questi sistemi, costituiti da una coreografia di nastri trasportatori affiancati e orientati in direzioni opposte, massimizzano lo spazio disponibile e assicurano un trasporto fluido dei prodotti.

La gestione accurata delle velocità dei nastri permette di mantenere un intervallo adeguato tra gli articoli in movimento, evitando accumuli indesiderati e garantendo un ritmo di lavoro equilibrato.

Questi sistemi sono progettati in modo tale che all’insorgere di eventuali rallentamenti, i prodotti cominciano a raccogliersi sull’ultimo nastro, fino a che una fotocellula di controllo non rileva il punto critico, inducendo la fermata. Ciò previene il rischio di congestionamenti e danni, preservando la fluidità della produzione con una pausa controllata e gestibile.

Una volta ripristinata l’operatività a valle, i nastri riprendono con energia rinnovata, velocizzando il movimento per alleggerire rapidamente l’accumulo formatosi, e ristabilendo in breve la cadenza abituale della linea. Grazie a questa strategia, la produzione può riprendere il suo ritmo con la sicurezza di un sistema che minimizza i tempi morti e protegge ogni articolo nella catena produttiva.

Oltre il risparmio: scopri i multipli vantaggi dei sistemi a serpentina

I vantaggi offerti dai sistemi di accumulo a serpentina sono numerosi e si riflettono direttamente sulla linea di confezionamento e sui costi operativi. Questi sistemi si distinguono per la loro disarmante semplicità e l’innata capacità di massimizzare l’efficienza senza gravare eccessivamente sul budget.

  • Ottimizzare i costi-operativi

La semplicità costruttiva dei sistemi a serpentina si traduce in un vantaggio economico significativo. La loro installazione richiede un investimento iniziale moderato e, grazie alla semplicità di manutenzione, i costi operativi rimangono contenuti nel tempo. Inoltre, la loro durabilità e affidabilità assicurano un ammortamento dell’investimento rapido, rendendoli una soluzione vantaggiosa a lungo termine.

  • Gestione intelligente delle interruzioni

In caso di fermate impreviste, i sistemi a serpentina dimostrano la loro forza: la capacità di gestire con agilità questi momenti riduce il rischio di fermate lunghe e costose. Non è necessario intervenire con misure drastiche come la sospensione completa della linea; piuttosto, la situazione può essere risolta con un minimo impatto sulla produttività complessiva.

  • Agilità operativa

Una delle funzionalità più apprezzate è la capacità dei sistemi a serpentina di “svuotare” le macchine a monte. Questo permette di mantenere l’attività delle macchine anche quando parte della linea è inattiva, evitando così che i ritardi si accumulino e si trasformino in costi aggiuntivi per l’azienda. La produzione può quindi proseguire con maggiore fluidità, affrontando le interruzioni con grande flessibilità.

  • Impatto sulla continuità produttiva

L’implementazione dei sistemi a serpentina garantisce una continuità produttiva superiore. Queste soluzioni, seppur semplici, supportano una catena di montaggio sempre operativa, mantenendo elevati standard qualitativi per il prodotto finito.

Ora che hai esplorato i vantaggi strategici dei sistemi a serpentina forse ti stai chiedendo come implementarli efficacemente nella tua realtà produttiva. La scelta e l’ottimizzazione di un sistema di accumulo richiedono un’analisi approfondita e personalizzata delle tue operazioni, un compito che va oltre la semplice selezione di una soluzione tecnologica.

In MH, ti offriamo non solo la nostra vasta gamma di sistemi a serpentina ma anche l’accesso esclusivo alla “MH Solution Scan”. Il nostro strumento diagnostico avanzato valuta le tue specifiche necessità produttive, identificando le aree di miglioramento e consigliando l’implementazione più efficace per la tua linea di confezionamento.

Per scoprire come la MH Solution Scan può trasformare il tuo processo produttivo, clicca qui sotto.

Nel precedente articolo avevo parlato della diffusa necessità di ottimizzare lo spazio dedicato al confezionamento nel proprio stabilimento, soffermandomi sugli elevatori a spirale. Ecco alcune soluzioni alternative per sfruttare al meglio gli spazi disponibili in stabilimento.

Gli elevatori a carrello elevatore con ripiani intermittenti o continui e il BAT-Vertical sono soluzioni che entrano in gioco solo per specifiche esigenze; se invece è possibile inserire un sistema a spirale noi lo consigliamo caldamente.

Se anche tu vuoi ottimizzare gli spazi del tuo stabilimento dedicati al confezionamento, non esitare a contattarci; noi di MH, grazie alla nostra trentennale esperienza, siamo in grado di realizzare qualsiasi tipo di collegamento tra le macchine di confezionamento, prestando particolare attenzione a specifiche esigenze produttive come questa.

In Italia soprattutto gli stabilimenti produttivi hanno i metri quadrati contati e spesso le aziende ci contattano con il bisogno di “guadagnare” spazio per ottimizzare la produzione.

Solo dopo un sopralluogo accurato e la valutazione di tutti i fattori necessari è possibile capire in quale punto della linea inserire un dispositivo che consenta di ottimizzare gli spazi e quale tipologia utilizzare.

Se anche tu vuoi ottimizzare gli spazi del tuo stabilimento dedicati al confezionamento, non esitare a contattarci; noi di MH, grazie alla nostra trentennale esperienza, siamo in grado di realizzare qualsiasi tipo di collegamento tra le macchine di confezionamento, prestando particolare attenzione a specifiche esigenze produttive come questa.

Su questo blog ho spesso parlato di ottimizzazione dei processi di confezionamento e dei macchinari che si possono installare per raggiungere quest’obiettivo. Ma, un conto è progettare una linea ex novo, magari anche con un’ampia metratura a disposizione; diverso è intervenire su una linea già esistente che ha già una serie di meccanismi avviati.

Anche in questi casi è possibile ottimizzare il processo? Bella domanda! La risposta è sì ma le strade da percorrere sono molteplici.

Oggi voglio delinearti qualche soluzione a questo tema perché sono sempre di più le aziende che hanno già una linea di confezionamento ma hanno bisogno di renderla più efficiente sia in termini di performance che dal punto di vista dell’ergonomia.

Di recente, ne abbiamo incontrate parecchie con questo problema… pensiamo solo ai contatti avuti in occasione di Cibus Tec a fine 2023.

Di che cosa hanno bisogno queste realtà produttive?

  1. Guadagnare spazio in stabilimenti in cui i metri quadri sono contati e spesso sono finiti.
  2. Aumentare la velocità del confezionamento.
  3. Liberare il suolo e sviluppare il processo in altezza (e ritorniamo al punto 1).
  4. Efficientare la fase che va dal confezionamento primario al secondario.
  5. Adeguarsi ai cambiamenti legati alla ricerca di una maggiore sostenibilità dei processi.

Quali sono le soluzioni in questi casi?

Per realizzare scavalchi e liberare lo spazio al suolo si possono introdurre alcune soluzioni tecnologicamente avanzate, come:

  • i passaggi operatore con nastri apribili a cancello;
  • i sistemi retrattili;
  • i trasportatori a spirale.

Mi voglio soffermare sui trasportatori a spirale perché, in questi casi, li ritengo una valida soluzione.

Non è un caso che proprio a Cibus Tec 2023 abbiamo presentato la spirale leggera SVn-Bare, in collaborazione con Ambaflex, appositamente pensata per i collegamenti aerei tra confezionamento primario e secondario, in modo agile e con grande vantaggio economico, senza però scendere a compromessi in termini di qualità e velocità di punta raggiungibili.

Un’altra “potente arma” da sfruttare per migliorare l’efficienza delle linee di confezionamento è rappresentata dai sistemi di accumulo; noi di MH non ne parleremo mai abbastanza perché possono davvero fare la differenza.

I sistemi di accumulo, per esempio, consentono di:

  • compensare diversità di funzionamento tra due macchine collegate in serie;
  • regolarizzare il flusso ed evitare che la linea di processo si fermi di continuo;
  • recuperare produttività in caso di micro-fermate delle macchine a valle.

Attenzione, però, inserire un buffer a posteriori in una linea esistente non è banale; quest’operazione richiede grande attenzione e una serie di valutazioni specifiche sulle performance da raggiungere.

Adattamenti alle confezioni a basso impatto ambientale

C’è un altro tema di grande attualità che porta le aziende a prevedere una serie di investimenti volti a modificare le proprie linee di confezionamento: la necessità di adattarsi all’uso di confezioni a basso impatto ambientale.

Quando parlo di “confezioni a basso impatto ambientale” si aprono numerose possibilità che includono soluzioni volte a una riduzione del materiale di imballaggio o una vera e propria sostituzione della plastica con carta, cartone o materiale compostabile.

In questi casi il processo di confezionamento deve restare al passo con il progresso. E teniamo presente che le aziende dovranno sempre di più fare i conti con i cambiamenti imposti da una ricerca di sostenibilità dei processi.

A tal proposito noi di M.H. stiamo investendo in modo continuativo sulla ricerca e sviluppo di prodotti capaci di offrire ai clienti soluzioni innovative e sostenibili, in linea con le nuove esigenze del mercato e con quanto richiesto dalla normativa.

Cito, per esempio, il sistema di trasporto hygienic design Sani-Flex, il nostro standard per il trasporto di prodotti nudi, appositamente pensato per rispondere alla normativa più stringente; Saniflex tiene conto delle necessità di sanificazione di alcuni prodotti con il fine di contribuire all’abbattimento della carica batterica durante il processo.

Altro esempio è costituito dalla partnership con Intralox per la costruzione o lo sviluppo di prodotti speciali come elevatori a spirale, nastri thermo drive e trasportatori ARB passivi.

Queste citate sono solo alcune delle soluzioni pensate da M.H. per supportare le aziende nel processo di modernizzazione delle linee di confezionamento.

Se anche tu hai bisogno di efficientare le tue linee per renderle più funzionali e performanti non esitare a contattarci, ti guideremo in un percorso di ottimizzazione della produttività, studiato appositamente sulle tue esigenze.

Heliflex è un sistema di accumulo LIFO, che abbiamo progettato per risolvere sia problemi di accumulo che di condizionamento del prodotto.

Si tratta di un sistema di movimentazione unico nel suo genere e molto vantaggioso dal punto di vista economico, facendo guadagnare anche in termini di spazio. Inoltre, è molto versatile, consentendo il condizionamento, il raffreddamento e il riscaldamento dei prodotti.

Se anche tu hai questo tipo di necessità non esitare a contattarci; noi di MH, grazie alla nostra trentennale esperienza, siamo in grado di realizzare qualsiasi tipo di collegamento tra le macchine di confezionamento, prestando particolare attenzione a specifiche esigenze produttive, come il mantenimento della temperatura.

Cracker, fette biscottate e biscotti secchi sono prodotti particolarmente fragili che vengono sempre “stakerati”, cioè confezionati e impilati uno sopra l’altro.
Viste le loro caratteristiche fisiche e la modalità di confezionamento primario richiedono l’impiego di convogliatori specifici.

Proprio per rispondere alle esigenze specifiche di questi prodotti per la fase successiva al raffreddamento, che solitamente avviene su trasportatori a tappeto larghi, noi di M.H. abbiamo sviluppato una linea di trasportatori specifici con catena modulare in plastica, certificata FDA per uso alimentare.

Rispetto ai sistemi tradizionali, questa soluzione garantisce considerevoli vantaggi in termini di semplicità, di funzionamento e facilità di manutenzione.
Inoltre, quello che rende questo prodotto estremamente interessante è la sua flessibilità e semplice adattabilità alle diverse situazioni che si possono trovare nelle linee di confezionamento.

Grazie alla nostra decennale esperienza sappiamo bene quanto le aziende abbiano bisogno di sistemi di movimentazione che si adattino facilmente alle loro modalità di confezionamento, ottimizzandone la produttività.

Bat-Buffer è un sistema di accumulo in linea di tipo LIFO che abbiamo sviluppato per risolvere una serie di problemi ricorrenti, riscontrati in più di vent’anni di esperienza sul mercato.

La sua particolarità consiste in un funzionamento in entrambi i sensi di marcia con velocità regolabili garantendo una serie di vantaggi, come la possibilità di accumulare in modo continuo o discontinuo e la possibilità di restituire il prodotto in linea in qualsiasi momento.
Quindi BAT-BUFFER è la soluzione ideale per assorbire le inefficienze dovute alle microfermate, permettendo un recupero di produttività del 10-20%; infatti inserendo un sistema B-B a monte delle macchine di imballaggio è possibile continuare la produzione senza interruzioni anche in caso di fermo della macchina.

Se anche tu hai bisogno di aumentare la produttività della tua linea, risolvendo finalmente il problema delle microfermate possiamo venire in tuo aiuto.

Con i Sistemi di Accumulo MH, non dovrai più preoccuparti delle inefficienze. Sfrutta la nostra expertise e tecnologia per diventare un riferimento di efficienza nel tuo settore.

Qualche mese fa a Cibus Tec, la fiera dedicata alla tecnologia alimentare e delle bevande, si è parlato di alcuni temi che pin questo momento storico interessano i vari player del settore. Sto facendo riferimento a:

  • la sicurezza alimentare caratterizzata da una normativa che è diventata sempre più stringente;
  • la sostenibilità ambientale che impegna costantemente le aziende alimentari che sono chiamate a elaborare strategie efficaci per ridurre il proprio impatto sull’ambiente.

Negli ultimi due anni questi due temi, anche combinati tra loro, hanno portato le aziende a sviluppare nuove idee e nuovi prodotti che chiaramente richiedono nuove tipologie di packaging. I risultati attuali sono estremamente brillanti sia per quanto riguarda la riduzione di materiale per imballaggio sia per quanto riguarda il tipo di materiali impiegati e il loro smaltimento.

Ed è per questo che chi, come noi, si occupa di packaging deve tener conto delle nuove sfide del settore alimentare e saper rispondere in modo puntale alle necessità del mercato.

Le nuove tipologie di packaging e le normative relative alla contaminazione degli alimenti hanno reso il nostro campo di ricerca estremamente sfidante, considerando che in molti casi questi due aspetti non sono sempre facili da conciliare. Anzi, gli ultimi sviluppi del settore hanno messo in luce quanto il rapporto tra sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale possa diventare anche contraddittorio.

Pensiamo, per esempio, al differente approccio dei paesi UE sulla questione: l’Italia è pioniera nelle tecnologie del riciclo, mentre l’Unione Europa, spinta dai paesi nordici, vorrebbe che si puntasse di più sul riuso, senza però considerare che il riutilizzo apre una serie di questioni importanti legate alla contaminazione degli argomenti.

A queste problematiche si aggiungono poi temi con cui da sempre facciamo i conti come l’ottimizzazione dello spazio in pianta dello stabilimento, l’efficientamento dei processi, il miglioramento della gestione di linee complesse, etc.

Ebbene, la questione è complessa e proprio per questo le risposte a questi problemi sono differenti. Noi di M.H. abbiamo affrontato questi temi presentando a Cibus Tec una serie di novità che, dato il successo che hanno avuto, ci hanno confermato di essere sulla giusta strada.

Vista la complessità dell’argomento, il nostro contributo non si conclude qui. Infatti, oltre allo sviluppo di nuovi prodotti, abbiamo dato vita a un libro che si sofferma sulle attuali sfide da affrontare, che uscirà il prossimo anno.

La risposta di M.H.: Saniflex

Un delle soluzioni sviluppate per far fronte a queste ultime esigenze e che abbiamo esposto a Cibus Tec è Saniflex.

Saniflex è il nostro standard per il trasporto di prodotti nudi, appositamente pensato per rispondere alle linee guida più stringenti ed è nato tenendo conto di alcune situazioni tipiche che si verificano quando c’è la necessità di abbattere la carica batterica della linea di produzione e confezionamento.

In primis la struttura di movimentazione del prodotto dev’essere completamente lavabile in tutte le sue parti; non ci devono quindi essere zone di difficile accesso al sistema di pulizia. A una struttura aperta e accessibile si deve aggiungere la possibilità da parte dell’operatore che esegue il lavaggio di smontare i componenti che richiedono una sanificazione più spinta senza l’uso di attrezzi.

In secondo luogo i materiali che compongono i sistemi di movimentazione devono “resistere” ai frequenti lavaggi che solitamente vengono effettuati con prodotti chimici piuttosto aggressivi per garantire l’abbattimento della carica batterica.

Infatti, quando un cliente ci esprime questa necessità prestiamo particolare attenzione ai materiali e ai componenti meccanici del prodotto da proporre: per tale motivo molti dei nostri nastri trasportatori sono realizzabili anche in acciaio inox.

Tutte queste caratteristiche influiscono sugli aspetti tecnologici del processo produttivo: infatti, le macchine di confezionamento e movimentazione oltre a compiere la loro funzione primaria devono mantenere intatte le caratteristiche organolettiche dei prodotti.

Tenuto conto di tutto ciò abbiamo creato Saniflex che si contraddistingue per:

  • l’uso di materiali certificati per il contatto diretto con gli alimenti;
  • i componenti privi di cavità per semplificare il processo di sanificazione;
  • tutti i filetti coperti,
  • tutti gli elementi di fissaggio e i distanziali dotati di guarnizione.

Inoltre il sistema è progettato per un facile smontaggio, senza la necessità di usare attrezzi, in modo da semplificare e velocizzare al massimo le attività di lavaggio e sanificazione.

Saniflex rappresenta soltanto una delle soluzioni proposte da M.H. per rispondere alle attuali richieste del settore packaging alimentare ma, grazie alla sua trentennale esperienza, è in grado di realizzare qualsiasi tipo di collegamento tra le macchine di confezionamento, includendo tutti gli accessori di manipolazione di prodotti per alimentare in modo adeguato le macchine.

Sono inclusi sistemi elevatori o di discesa per liberare lo spazio in pianta e ottimizzare i flussi dei materiali; sistemi di unificazione e smistamento per la gestione delle linee più complesse; oltre che sistemi di accumulo specifici per mirare a massimizzare l’efficienza delle linee.

Partiamo con una premessa: quando si pensa alla fase di confezionamento si presta maggior attenzione alle vere e proprie macchine di confezionamento senza soffermarsi sui sistemi che le collegano.


Ed è qui che entrano in gioco gli accumulatori che possono davvero fare la differenza in termini di efficientamento della linea.
La scelta della tipologia di modello dipende da diversi fattori (anche di natura economica) ma ci sono tre variabili di cui bisogna sempre tener conto.


Bisogna ricordare che soltanto valutando dettagliatamente tutti questi aspetti si potrà rientrare risolvere il problema, efficientare la linea e rientrare rapidamente dell’investimento sostenuto.

Con i Sistemi di Accumulo MH, non dovrai più preoccuparti delle inefficienze. Sfrutta la nostra expertise e tecnologia per diventare un riferimento di efficienza nel tuo settore.

Quando un’azienda deve installare un sistema di unificazione dei prodotti si trova davanti a una serie di variabili che rendono la scelta complessa.

Infatti, la presenza di sistemi di unificazione in una linea di confezionamento indica un livello di complessità e automazione molto elevato all’interno dell’intero processo.

Scegliere l’unificatore “giusto” influisce su:

  • il mantenimento della qualità dei prodotti;
  • il corretto funzionamento delle macchine a valle;
  • l’efficienza dell’intera linea di confezionamento.

Quindi, non si possono commettere errori.
Il rischio di rendere la linea poco efficiente e obsoleta è troppo alto. Per questo quando un cliente mi chiede quale modello sia più adatto, parto sempre da un’analisi molto dettagliata della sua attuale situazione, delle sue esigenze e delle sue aspettative.

Proviamo quindi a fare una breve panoramica su questi macchinari, spiegandone gli utilizzi, i pregi e i limiti.

Intanto partiamo con il dire che esistono diverse tipologie di unificatori ma i principali rientrano in due categorie: unificatori pneumatici o ad accumulo e unificatori dinamici.

Unificatori ad accumulo

Questo tipo di prodotto è dotato di “cancelli” sulle corsie di ingresso che rimangono chiusi in attesa che la sezione di convergenza sia libera, rilasciando poi le file di prodotti in sequenza.

Questa soluzione semplice ed economica presenta due importanti prerequisiti:

  • i prodotti devono essere in grado di sopportare la pressione durante la fase di accumulo;
  • le macchine a valle devono essere in grado di ricevere i prodotti in treno senza essere sollecitate.

Il primo punto riguarda l’integrità dei prodotti e significa che quelli ammissibili sono scatole, vassoi, prodotti impilati in confezioni strette.

È importante approfondire il secondo punto.
All’uscita dell’unificazione, i prodotti sono attaccati l’uno all’altro o comunque molto vicini, ma la velocità del nastro è pari a quella che si otterrebbe con prodotti regolarmente temporizzati e con uno spazio tra loro pari alla dimensione del prodotto stesso.
La produttività media della linea non cambia, ma quando il treno arriva a valle, la produttività istantanea, dal punto di vista della macchina, è doppia.

Per questo motivo, o la macchina è in grado di gestire tale flusso, oppure è necessario normalizzare il flusso con un nastro di rallentamento e uno di accelerazione dopo l’unificatore; questa soluzione però richiede chiaramente più ingombri, due motori aggiuntivi e una logica di controllo più complessa.

Unificatori dinamici

Quando trattiamo prodotti che non possono essere accumulati per il rischio di sovrapposizione (tipicamente flowpack o sacchetti a cuscino) o di danneggiamento per eccessiva pressione o perché le macchine a valle richiedono che i prodotti arrivino con una frequenza regolare e con una distanza adeguata tra un prodotto e l’altro, allora è necessario utilizzare un sistema dinamico.

Un unificatore dinamico è un sistema scalabile composto da una serie di nastri fasatori che accelerano o rallentano i prodotti in arrivo dalle file in entrata, in modo da creare lo spazio necessario per evitare che due pezzi si presentino contemporaneamente al punto di convergenza.

In questi dispositivi i prodotti vengono trattati sempre uno alla volta, evitando così di avere gruppi di prodotti e garantendo una spaziatura regolare. All’aumentare della velocità di produzione, aumenta anche il numero di fasatori necessari.

M.H. è un’azienda Italiana con trent’anni di esperienza nella movimentazione e logistica di stabilimento in qualsiasi settore industriale, che offre differenti soluzioni per i sistemi di accumulo.

 Nell’ambito degli unificatori dinamici la macchina più veloce sviluppata da MH è il sistema dinamico HP, che può raggiungere produzioni fino a 600 ppm per flowpack lunghi 150 mm. A seconda del peso e dell’imballaggio dei prodotti, è possibile utilizzare fino a 5 trasportatori di fase con azionamento brushless e aspirazione a vuoto per gestire le accelerazioni ripide.

Inoltre, M.H., grazie alla sua decennale esperienza, è in grado di supportare le aziende che hanno la necessità di ottimizzare ed efficientare la propria linea di confezionamento, offrendo soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate.